La verità rende liberi, si legge in un passo del vangelo. Questa frase mi ha sempre colpito, ma per molto tempo ho continuato a non comprenderne il senso fino in fondo. Eppure si, la verità chiarifica, dona libertà e porta luce.
Nel mio lavoro ho visto tante famiglie, ognuna con una sua storia, ognuna con un passato e un presente che si intrecciano inevitabilmente e costruiscono ciò che è in quel momento. Ciò che si vive, ciò di cui si parla ma anche ciò che viene taciuto costruisce la relazione. Talvolta i genitori evitano di parlare ai propri figli di cose che riguardano loro, i figli stessi. O evitano di parlare di avvenimenti del passato, o ignorano, o sminuiscono
Qualche volta si pensa che il silenzio sia salvifico, rassicurante. Non se ne parla e quindi non esiste. Meglio non dire, meglio non parlarne, così non si soffre. Ma non è mai così. Sono profondamente convinta che la verità porti luce e chiarezza. Non sempre è facile da sopportare, alcune volte questa verità ha la forma di un evento che sembra traumatico, di una serie di emozioni che si vorrebbero nascondere a se stessi e agli altri. Ma il segreto, il non detto, talvolta continua a lavorare dentro e modifica la relazione.
Anche io molte volte ho taciuto. L’ho fatto pensando di far bene, l’ho fatto pensando di proteggere qualcuno, o di evitare ferite e sofferenze. Ho fatto bene, ho fatto male?
Da molto tempo però ho scelto la chiarezza, ho scelto la verità. Perché questa mi permette di scegliere, di capire, di conoscere e di vivere connessa ai miei valori fondamentali, a ciò che conta davvero nella mia vita. E nella verità, permetto anche agli altri, a chi mi circonda, di scegliere e di conoscere.
Eppure, la verità richiede un impegno che non sempre ci si sente di assumere. Riconoscerla vuol dire fare delle azioni conseguenti. Me ne assumo la responsabilità? La voglio vedere? La so guardare? Me ne voglio allontanare, come se non fosse mai stata detta, o rivelata? Sia che riguardi un avvenimento del passato o un sentimento presente, bisogna decidere cosa farci. Far finta che non sia mai successo, accettarlo perché inevitabile, continuare come se niente fosse, stravolgerlo e decidere di guardare le cose con occhi diversi. Ogni scelta, forse, è lecita, eppure è proprio in questa scelta che interviene la libertà individuale. Ogni volta che mi chiedo, talvolta inconsapevolmente, cosa fare di questa verità, mi interrogo sui miei valori e decido inevitabilmente che tipo di donna, o uomo, o ragazzo voglio diventare.