Questo implica una prospettiva secondo la quale il problema per un essere vivente non è essere ma esistere, cioè essere nel tempo: per ciò non importa quel che si è, ma cosa si fa di quel che si è.
Ognuno di noi è convinto, spesso, di dover diventare diverso da ciò che è, di essere sostanzialmente sbagliato e di dover diventare giusto, e molti consumano inutilmente anni nel perseguire questo scopo.
In realtà il buon senso mostra come le persone sono quel che sono e non possono cambiare quel che sono: possono invece cambiare ciò che fanno e fare infinite cose diverse.
Si tratta della ricerca di una qualità dell’esperienza…una ricerca esperienziale che non è indirizzata alla scoperta di una verità (il modo giusto, sano, etc.). Si tratta quindi di non curare se stessi ma le relazioni che noi intratteniamo.
Prendersi cura delle relazioni, che abbiamo col mondo che ci circonda, per aumentare la nostra qualità di vita.
G.Paolo Quattrini