Un certo livello di ansia, in certe condizioni, può essere un fenomeno normale e svolgere persino un ruolo positivo. Talvolta, però, quando è eccessiva o prolungata, diventa un’emozione sgradevole, che può essere gestita con qualche semplice esercizio. In questo articolo spiegherò come.
L’ansia può comportare una serie di disturbi a carico di vari apparati:
– L’apparato genitourinario. Per esempio la sensazione di pollachiuria, vale a dire il bisogno di urinare con più frequenza, o situazioni temporanee di impotenza nell’uomo e di dispareunia (dolore nella penetrazione) nella donna.
– L’apparato respiratorio. La respirazione si fa più superficiale e frequente.
– L’apparato digerente. Stitichezza, nausea, problemi digestivi, vomito.
– L’apparato cardiocircolatorio. La pressione del sangue si può alzare, anche all’improvviso e per breve tempo.
L’ansia può essere un correlato di diversi altri tipi di disturbi, come gli attacchi di panico, i disturbi ossessivo compulsivi, le fobie.
Varie sono le tecniche utilizzate per ridurre gli stati d’ansia, se questi non arrivano a livelli eccessivi (situazioni in cui si consiglia una psicoterapia, anche breve). Una di queste è agire sulla respirazione. Ecco un esercizio che se eseguito correttamente può rilassare in breve tempo.
– Prendetevi qualche minuto per sé e spegnere il cellulare.
– Mettetevi in una posizione comoda, distendetevi o sedetevi appoggiando le mani sulla pancia.
– Respirate col naso facendo entrare aria nella zona addominale, facendo inspirazioni di tre secondi ed espirazioni di 4-5 secondi. Dovreste sentire la mano che si alza e si abbassa in corrispondenza con il respiro.
– Contate, ad ogni espirazione, partendo dal numero 50 e tornando indietro fino al numero 1.
– Mentre si respira pensate: Io non sono la mia ansia. Cercate una parte del vostro corpo, anche piccola, dove percepite tranquillità e pace, e concentratevi su di essa.
– Immaginate la luce che brilla in questa parte, che si estende a tutto il corpo, mentre si continua a respirare.
Un altro esercizio, semplice e veloce, può essere utilizzato in alternativa quando non ci si riesce a rilassare adeguatamente, o preliminarmente alla respirazione:
– Prendetevi qualche minuto, se ne avete la possibilità.
– Contraete gli arti (braccia e gambe, ma anche mani e piedi) per cinque secondi, e rilassatevi per altri cinque secondi.
Contrarre in modo progressivo ogni parte del corpo per poi rilassare i muscoli pezzo per pezzo, è una tecnica utilizzata in modo efficace per ridurre la tensione (rilassamento progressivo di Jacobson), ma quando non se ne ha la possibilità o il tempo, anche questo sistema dà ottimi risultati.
Se praticati con una certa costanza, entrambi gli esercizi descritti possono diminuire gli stati acuti ansiosi e ristabilire il benessere.