Anche io ho un sogno.
Sogno che nessuno debba mai sentirsi solo.
Che, nel peggiore dei momenti, ciascuno possa rivolgere lo sguardo dentro di se e trovarsi.
E in quei momenti, possa trovare accanto a sé persone in grado di accogliere e accompagnare.
Quelle famose persone speciali (compagni o amici) che la vita ti mette accanto quando vuole farti un dono prezioso.
Sogno che ciascuno possa ri-conquistare e mantenere l’armonia nella propria vita.
Che nei momenti di maggiore sofferenza sappia rimanere centrato dentro di sé e mantenere la fiducia nel sapersi rialzare, con la
leggerezza della farfalla.
Perché, come scrive Calvino, occorre prendere “ la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle
cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” .
Sogno che ciascuno sappia riconoscere e mettere a frutto i propri talenti, come un albero in perenne primavera.
Che ciascuno possa riconoscere i propri obiettivi e avere la forza per raggiungerli, consapevoli che basta compiere un piccolo
passo alla volta, e andare avanti.
Che dentro il cuore di ciascuno rimanga uno spazio per riconoscere l’altro e restituire dignità alla vita, a qualunque vita.
Perché la vita è preziosa, e anche se noi esseri umani siamo così presuntuosi da pensarci eterni, è breve e va vissuta pienamente,
attimo dopo attimo.
Sogno che ciascuno possa sentirsi “parte di qualcosa” e che i valori della solidarietà e del sostegno reciproco si vivano nella
normalità della vita quotidiana.
Sogno che l’essere umano abbia sempre la determinazione di riconoscere alcuni valori fondamentali, e il coraggio di portarli avanti e
vivere per essi.
Sogno una vita fatta di coraggio e di pace, la pace costruita dal confronto e dall’accettazione della differenza: come un prato ricco di colori e di fiori, dove ciascuno ha il suo spazio e il suo perché.
Sogno una vita fatta di mani tese, di sguardi franchi, di confronti sereni, di amore vissuto giorno per giorno.
Eccolo. Questo è il mio sogno.
E questo è il senso del mio lavoro.